lunedì 15 giugno 2009

Maestro d'assillo

Nulla gli era inibito, e nulla negato. Fin dall'infanzia, era prassi che ogni capriccio del bimbo fosse legge per il padre quanto per la madre. Per i suoi otto anni, il loro divorzio gli regalò una precoce ma sterile maturità, che non fece che fomentare in lui ulteriori pretese, mai frustrate da un loro sano rifiuto. Gli oggetti di tali pretese erano tanti e varî, e l'accondiscendenza genitoriale così supinamente prona, che un istinto pettegolo li potrebbe voler divulgare. Ciò potrebbe financo fungere da insegnamento per chi ci segue, nella misura in cui si trovasse a vivere una simile situazione; ma per l'immeritato rispetto che pur devo agli attori della vicenda, qui quel che ottenne l'ometto ottenne l'ometto.

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Per i curiosi dei casi di costui

Non è mai stato all'ikea
Sa di aver troppi princìpi, pochi mezzi, e nessun fine. Ha sempre la risposta pronta (in una settimana, massimo dieci giorni). Non farebbe del male a una mosca, ma nemmeno del bene: s'arrangi. Ha un'ottima salute, ma non ne gode. In genere generoso, è ragionevole ma pure cagionevole: quando non è ammalato, è ammaliato, e si è infatuato da infartuato. Da altri definito: insostenibile, pigerrimo, hopeless wannabe, pesante anche senz'adipe; ci tiene a far sapere che in realtà d'egli si può dir tutto, ma che sia basso proprio no.