sabato 13 novembre 2021

il monopolio della Palora

Le palore servono per confezionare pensieri da mandare a soggetti diversi da sé; ma per pensare e basta, senza comunicazione, per sviluppare ragionamenti, manipolare concetti che non debbano per forza uscire dal proprio cranio, non dovrebbero servire palore, credo, bensì i puri oggetti dell'atto cognitivo, che sicuramente là sotto esistono. Dico sicuramente, perché non voglio nemmeno ipotizzare che non esistano [un dio là fuori può non essermi necessario, ma un io dentro sì, per dio!]. Eppure io non riesco a pensare se non in termini linguistici, a volte provo ma il linguaggio è come una gabbia da cui è *impensabile* uscire, come se avessi perso il contatto diretto coi significati, che non riesco a maneggiare se non incartati nei loro significanti. E questo implica (significa?) che ogni volta che penso non sto in realtà pensando ma "comunicando con me stesso", mettendo in moto tutto quel meccanismo di distillazione dei concetti in palore che, a logica, dovrebbe essere superfluo ma alla prova dei fatti mi è ineludibile. Quasi come se una sorta di cristallizzato pudore mi impedisse di accedere al di sotto* della superficie delle palore, come se ciò fosse "troppo", "vietato". Altro che il telefonino, l'elettricità, la ruota: è La Palora la tecnologia di gran lunga più potente, quella che è completamente riuscita a farmi dimenticare "come si faceva prima a vivere senza". Eppur essi pensano. Animali e neonati lo fanno, credo, quindi qualcosa fuori dal seminato linguistico deve pur essere possibile per un cervello non indottrinato. Può la coscienza progredire regredendo? E voi altri, lettori, umani, senzienti, alfabetizzati: pensate? E se sì, che ne pensate? * o al di sopra? o al di là? quante convenzioni, indotte dall'uso delle palore, su cui ci si sofferma poco.** ** (noto che mi ripeto : vedasi appunto la nota **)

Quella volta che al fascismo le ho proprio cantate...

...l'ho mai raccontata? È stato ieri. Spinto da una necessità editoriale, cerco un giornalaio nel circondario. Lo trovo, ma sulla soglia l'attenzione mi si posa sulla vetrina dove, in bella vista, campeggiano due calendari 2022 con l'effigie di Mussolini Benito. Nemmeno due copie: due calendari diversi! Non è certo la prima edicola da cui simili segnatempo occhieggiano il passante: ma di solito da posizioni defilate, come furtiva ammissione del venditore che bisogna pur campare, e se c'è chi compra tanto vale vendere; magari, per manifestare equidistanza, accanto a un calendario alla memoria di Ernesto Guevara detto "Che", e uno di gatti benestanti sorpresi in circostanze buffe. Ma qui, invece, qui! sono al centro della scena, proprio al posto d'Onore, impossibili da non notare. E li noto. Resto a contemplarli qualche secondo di troppo, tanto che all'esercente vien fatto di chiedermi: "Avete bisogno?" "Sì, ma poi ho visto i calendari di Mussolini, e non entro più." - Così m'è sgorgata, spontanea, impertinente, fieramente boicottante. Ch'ella sappia con chi ha a che fare. "Bene. Ce ne faremo una ragione" - Quante deve averne viste e patite questa donna a causa della sua Fede, per disinnescare così sul nascere ogni miccia di conflitto. Non ha certo bisogno di difendere l'Idea, non ha bisogno di me né del mio danaro, al diavolo un simile cliente. Ribalda, fiera, dribbla i compromessi rimettendoci del suo. "Non dubito". E me ne vado calcolando lo scotto del mio embargo, che mi obbliga a riprendere la ricerca di un giornalaio. Che trovo, e nella cui vetrina, che controllo, sta un manuale di istruzioni, Come diventare fascisti. Ma questo è ironico, mi dico, ed entro.

martedì 26 gennaio 2021

domenica 10 gennaio 2021

La madonna nel retrovisore

Fin dalla notte dei quattro tempi, gli automobili hanno due fari per i momenti bui.
Era proprio necessario? Non potevano averne uno solo al centro, o tre?
Opino anche qui che ciò sia stato voluto: una volta notata la somiglianza con due occhi, si provoca e sfrutta la pareidolia più diffusa e meno ricordata come tale: conferendo alla parte frontale dell'auto, che non per caso chiamiamo muso, l'aspetto familiare di un viso, e dandole a seconda dei modelli un'espressione piuttosto che un'altra, fanno sì che al mezzo ci si affezioni come fosse una persona, e gli si dedichino cure attenzioni affetto investimenti infrastrutture di cui nessun'altra "macchina" gode.
Il ventesimo secolo poteva essere un po' diverso, ma è andata così. Dev'essere proprio andata così.
P.S. un commentatore illuminato mi fece notare che "c'è una ragione visiva. Avere due sorgenti di luce per illuminare meglio e stereoscopicamente. Ma alla fine è un po' la stessa ragione per cui abbiamo due occhi e non uno. Quindi è coevoluzione, se vuoi". Lo voglio.

giovedì 23 luglio 2020

Ode a Robert Capa

Molti* pensano che se il tuo capo è una donna tu la debba chiamare capa, dimenticando che essere il capo di qualcuno è una metafora: nessuno è davvero il mio capo, tranne la mia testa, che comunque non è una persona, ma una parte di me, che non ha sesso e non cambia di genere grammaticale per così poco. Forse a Napoli avrebbe senso appellarsi a una diretta superiore** in una gerarchia lavorativa chiamandola capa, ma attenzione, ciò vale anche in caso di uomo, a Napoli. Del resto chi collabora col capo è sovente definito il suo "braccio destro"; qui la metafora si nota un po' di più, sicché credo nessuna donna abbia a che dire nel venir chiamata il braccio destro di qualcuno***.
Dopo averle confidato questo, la dottrice mi ha sussurrato parole di burro mentre mi iniettava qualcosa di ambrato, e ora sto molto meglio.

* e molte
** anche lo "stare sopra" è una metafora, radicata così nel profondo° che non ci si fa caso. Nessuno sta davvero sopra ad alcuno.
*** oddio, avvocato, magari qualcuna anche sì. Non più di un uomo, però.

° e pure la profondità... ma abbiamo capito tutti, via.

Poscritto:
anche "essere uno stronzo" è una metafora che non avrebbe senso volgere al femminile, solo che non fossimo così abituati.
Per analogia, a un uomo dovremmo poter dire "sei un merdo", formula che fa giustamente ridere i sassi.

mercoledì 6 novembre 2019

glassature

Camminavo nel cuore della mia città, quando sono inciampato in una montagna di merda. Ok, non proprio una montagna perché se no l'avrei ben vista e scalata, diciamo una montagnetta, comunque concreta almeno quanto il mio senso civico, che mi impose di fare qualcosa, ma guardando all'intorno non vidi nulla eccetto qualche mio concittadino, curioso ma inerte, e del fango, sicché non potendo far buon uso dei concittadini presi il fango e ci ricoprii la montagnetta, pure con un certo gusto se credete a me.
Non l'avessi mai fatto. I concittadini presero ad additarmi, a strepitare, mi circondarono chiamando i gendarmi, dissero loro che avevo infangato il cuore della loro città.
Costoro mi ingabbiarono solerti senza nulla chiedermi, perché il fango era a tutti evidente, ed ecco perché ora mi trovo qui con te, camerata.
Ma appena potrò parlare col giudice, dirò con calma che è meglio vie più il fango della merda, e di deputare due persone oneste a scavare quel fango, per vedere la verità che nasconde, e allora, allora sì che davanti a una montagna di merda nel cuore della mia città, vabè montagnetta, mi tireranno fuori con tante scuse, e saluti alla signora.

giovedì 24 gennaio 2019

C.I.A.A.

L'etimo del saluto Ciao è noto, ma pochi notano che la conseguenza sia che una donna, quand'ella altrui saluta, per non instillare dubbi sui suoi propri attributi di femmina, non Ciao dovrebbe dire, ma Ciaa.

giovedì 27 dicembre 2018

RICAMBIO AUGURI

Hai ricevuto auguri rari, fuori catalogo, o con le misure del sistema imperiale?
Hai rotto i tuoi ricambi più affezionati e sinceri, li hai lasciati scadere, o non ricordi dove li hai messi?
Forti del magazzino più fornito del lombardo-veneto, fino all'epifania offriamo servizio di ricambio auguri in otto lingue. E solo per oggi, pacchetto Latinorum in offerta speciale!
Già decine di clienti soddisfatti e di amicizie salvate per un pelo!
Sconti speciali per parentele acquisite, buona impressione garantita.
Versi in rima +30%, sonetti o videoclip P.A.R.
No fatture, solo interessati.

I ricambi sono importanti, mai più senza!

venerdì 16 novembre 2018

Proposta di legge impopolare
contro l'inquinamento indotto dai supporti fisici del fumo



PREMESSO CHE

non fumo, ma ho molti amici fumatori

RILEVATO CHE

la nostra civiltà ha fallito nell'educare il cittadino medio a non disperdere nell'ambiente involucri e mozziconi atti a sostenere il suo vizio
E CHE

questo malvezzo ha conseguenze sia ambientali sia sul "decoro", qualsiasi cosa esso sia

A far data dal 1 Gennaio 2019
SI DISPONE CHE


[mitigazione impatto ambientale]

1. L'involucro nel quale vengono distribuiti i cilindretti tabagistici (sigarette) debba essere di materiale rapidamente(*) biodegradabile.

[vuoto a rendere]

2. La vendita di ogni unità d'acquisto collettivo di sigarette (pacchetto) sia subordinata all'obbligo da parte dell'acquirente, a latere del pagamento, di fornire al venditore un numero di residui di sigaretta (mozziconi) almeno pari a quello delle sigarette contenute nell'unità, più il pacchetto precedente, a prescindere dalla biodegradazione raggiunta.

[deterrenza attiva]

3. Sul tutore dell'ordine, che colga un fumatore nella flagranza di abbandono di pacchetti o mozziconi, e che eserciti sul fumatore una dose di violenza commisurata all'infrazione(*), sia tale violenza resa priva di conseguenze legali. Dopo sei mesi di transizione, a far data dal 1 luglio 2019, la sudescritta impunità è estesa a tutti i cittadini italiani.

MA SI PRENDE ATTO CHE

se qualcuno volesse prendere sul serio questa proposta, stante l'odorino di incostituzionalità dell'articolo 3, il dispositivo testé enunciato può validamente raggiungere il suo nobile scopo anche menomato di detto articolo.

giovedì 13 settembre 2018

faceva caldo

Non sapevo cosa fare, e grazie ad alcuni tutorial ho costruito un sistema balistico con testate nucleari ad amplissimo raggio. Non ho intenzione di usarlo subito, ma l'ho collegato a un termostato mondiale, che scatta appena la temperatura terrestre media supera di 4 Kelvin quella del 1990. Colpisce sei capitali, che sto ancora scegliendo, spero che bastino. Alcuni amici mi hanno detto, al netto dell'entusiasmo, che secondo loro non è legale ma io non ne sono sicuro. D'altra parte non vedo motivo per smantellarlo, basta non scaldarsi tanto... Insomma la mia non è cattiveria, e puntualizzo che non sono razzista ma 4 Kelvin in più sono troppi e a quel punto i sintomi del surriscaldamento saranno evidenti e le soluzioni così drastiche che i miei razzetti probabilmente non verranno nemmeno notati più di tanto. Poi una sfoltita alla popolazione non potrà che raffreddare gli animi, se non il globo, e io se non altro avrò fatto la mia parte. Ne ho parlato anche con l'ambasciatore cinese del mio condominio ed è d'accordo con me.
Ora ho trovato un tutorial per montare un veliero in una bottiglia ma è in spagnolo, se qualcuno volesse aiutarmi ecco

sabato 12 maggio 2018

Sono andata a una conferenza [sonetto]

Sono andata a una conferenza. Anti-antispecismo.
Avevo lo stomaco vuoto e le tasche, l'argomento mi interessava ma ammetto che sono una tiepida, speravo nel buffet, entrai per farmi un'opinione.
Io non è che penso che la mera dotazione di un intelletto ci conferisca il primato sulle altre specie così, a gratis. Ce lo dobbiamo guadagnare. Poi dico anche che come società occidentale ce lo siamo guadagnato eccome, ma sono di mente aperta, so ascoltare, sono solare e un po' pazza e posso ancora restituire la joie de vivre a 28-55enni capaci di capirmi e di comprarmi un Cayenne fracassando il salvadanaio a porcellino.
Hanno chiamato a parlare questo qua, dice che ha un certo pedigree, io non l'ho mai sentito nominare ma vabbè. A me non sembra che connetta del tutto, il suo eloquio lascia molto a desiderare per quanto, pur in una generale mancanza di articolazione, alla sua retorica non manchi qualche guizzo.
Dice Giovanna che si può vivere di conferenze, alcuni ci riescono. Non è mica una lotteria, devi aver qualcosa da dire, poi se sei americano meglio. Tu lì dietro che ti appunti quel che dico pensando che non ti veda, prendi nota. E fatti un po' di palestra, dio santo.
Se quella "cosa" può chiamarsi buffet.
D'altro canto non basterà certo la prima conferenza che passa a convincermi che la sola presenza di un sistema nervoso determini la possibilità di provare dolore o altre emozioni superiori, visto che sappiamo da studi scientifici che le apparenti manifestazioni di sofferenza negli animali non possono essere convincentemente e univocamente ricondotte alla tassonomia emotiva umana sulla base di una contingente analogia visiva tra le caratteristiche somatiche di quel che non per niente nelle persone chiamiamo faccia e nelle bestie chiamiamo muso, e non tirarmi fuori le aragoste che piangono, e quelle menate lì. Non vorrei comunque che pensassi che sono senza cuore, al mio gatto non faccio mancare nulla, e se me lo sono tatuato sulla caviglia nonostante sia solo un bastardello un motivo ci sarà, certo non te lo devo spiegare io. Anche gli animali sono persone, in fondo.
Ma poi dove l'ha imparato l'italiano, questo? Much to the relief of my rising discomfort, the thing is now over, or sort of. Da sempre, il momento delle domande del pubblico restituisce meglio di qualsiasi statistica la sconsolante fotografia di un paese che sconta decenni di politiche scellerate sull'istruzione obbligatoria. Mi veniva da vomitare, ma carendo la materia gastrica rimarrà il dubbio che questa mia non fosse altro che la solita consunta iperbole. Resisto.
Con una questione ancora in sospeso, ho permesso al mio fascino innocente e a un tempestivo approfondimento della scollatura della mia camicetta di propiziare un invito a mio favore alla cena con i relatori, dove l'atmosfera pacata e cordiale ha permesso un amichevole confronto tra le opinioni, e devo prendere atto che se le mie posizioni anti-antispeciste ora sono quelle che sono lo devo solo al conferenziere, nonostante o forse proprio in ragione del fatto che era un cane. Un vero cane.

martedì 12 dicembre 2017

il pomeriggio è grigio

Ho scoperto di recente di essere daltonico uditivo (DU), e mi sono documentato.
Il daltonismo uditivo (DU) è una variante del daltonismo diffusa ma sconosciuta al pubblico e spesso agli stessi sofferenti.
Il DU distingue benissimo i colori, tranne quando vengono pronunciati.
Il soggetto crede di essere daltonico e se ne vergogna, ma non ne ha motivo. Se gli si chiede il colore preferito non avrà problemi a indicare ad esempio il blu, ma alla domanda se preferisce il blu o un altro colore, risponderà l'altro colore. Se gli si chiede una mela verde, ne porterà una rossa, però comunque una mela. Stessa cosa con i peperoni, i cavi elettrici, e i bicchieri di plastichetta ondulata alle festicciole.
Sconsigliata la carriera da elettricista. Esistono eccezioni.
Non si registrano al momento aggressioni a sfondo discriminatorio ai danni di DU.
Il momento migliore per prendere coscienza di questa condizione è tra i 12 e i 56 anni. Quando il malato prende coscienza, si vergogna di essersi vergognato.

Secondo studi in attesa di revisione condotti da un team di soggetti DU inoccupato, il DU correla positivamente con:
- reddito maggiore del 18% rispetto ai non-DU
- attitudine manageriale
- oggettiva bellezza
- difficoltà nel trattamento dei numeri romani
e negativamente con
- la calvizie

Ho 2 notizie per i malati, classificabili in brutte (1) e belle (1).
Nell'attesa, segnalo che soggetti bilingue possono essere DU in una lingua e sani nell'altra.
La notizia brutta: non esiste cura;
La notizia bella: non ce n'è bisogno, così la Ricerca può occuparsi di malattie più serie.
Non esiste ancora un'Associazione Nazionale dei Daltonici Uditivi, ma intanto per precauzione abbiamo registrato il dominio, e comunque le aggregazioni spontanee osservate a livello locale fanno ben sperare.
È stata finalmente registrata un'aggressione a sfondo discriminatorio con (ci si passi il giuoco di parole) sfumature razziali . Secondo le ricostruzioni, la vittima avrebbe sventuratamente risposto alla domanda "di che colore sei?"
Il mio colore preferito è un grigio registrato precauzionalmente da una multinazionale che non può essere nominato con più dettaglio senza pagare una licenza prima del 2026.

mercoledì 4 ottobre 2017

carta : vinile = P.S. : fruscìo

Quando la carta non era ancora elettronica, le parole una volta scritte non si spostavano più. Se ti dimenticavi qualcosa, aggiungevi un post scriptum per l'impossibilità tecnica di andare a piazzarlo dove nel testo avrebbe dovuto stare. Oggi le parole si spostano in ogni direzione, le possibilità tecniche stanno ai massimi dei massimi, però i post scriptum, vezzoso cenno al disordine dei nostri processi mentali o semplice pigrizia digitale, ci tengono ancora la loro anacronistica compagnia.

lunedì 29 maggio 2017

Che cosa è successo?

Questo innocuo titolo contiene un errore. Novantanove accademici della Crusca si sono dimessi perché non l'hanno trovato; e tu, amico lettore ? Lo troverai ?

mercoledì 24 maggio 2017

Discorso del Dito e della Luna

Tornando a casa, troverete i bambini; fate un vaccino ai vostri bambini, e dite: "Questo è il vaccino del Papa". Troverete qualche lagrima da asciugare. Fate qualcosa, dite una parola buona, siamo tutti pecorelle che han bisogno dell'effetto gregge del Signore. Il Papa è con noi, in ispecie nelle ore dell'ignoranza e della malattia.

domenica 21 maggio 2017

Dianetics, Uqbar, Orbis Tertius

Ad ogni angolo di piazza natalizia, più ancora che negli altri periodi, un gazebo raccoglie firme per cause dalle più nobili alle più becere; e spesso i gazebi si pestano i piedini contendendosi gli scarsi metri quadri già messi alla prova da masse di persone (clienti) (numeri) interessati solo ai regali last minute o ai saldi, la causa nobile e quella becera accomunate dall'incapacità (data solo da banali ragioni statistiche) di superare la soglia dell'interesse nelle masse di viandanti (consumatori) (portafogli (evitare la tasca posteriore dei pantaloni è sempre un buon consiglio)) perdendosi nel rumore bianco dell'informazione che vanamente giunge ai sensi della ggente (la ggente). Anche sull'utilità delle firme effettivamente istigate vergate e vidimate si possono nutrire ragionevoli dubbi, dopo decenni di raccolte firme e firme raccolte il cui destino non è stato mai chiarito né forse nemmeno indagato da chi ne avrebbe avuto il diritto in quanto firmatario. Solo un buontempone potrebbe concepire una raccolta firme per abolire le raccolte firme, che mancherebbe degli estremi di serietà necessari a scalfire questa pur disdicevole tradizione autografatoria. La vera provocazione, sulla quale una commissione dell'università dell'Insubria sta effettuando ricerche, sarebbe un gazebo di *distribuzione* firme, dove i volontari ricevano in delegazione tutte le associazioni partiti moVimenti e circoli con le sfere delle penne ben oliate pronti a firmare qualsiasi petizione queste stiano petendo, con conseguenze benefiche sul numero di gazebi e sul loro posizionamento che finalmente non deve più essere in vista (potrebbero anche nascondersi, tanto sarebbero i raccoglitori di firme a mettersi sulle loro tracce).

sabato 4 marzo 2017

droni in casa nostra

Di questi tempi non c'è più da star tranquilli signora, e io ho ben preso le mie precauzioni. Nel senso che grazie all'eccellenza Italiana di cui andar orgogliosi del progetto tutto Italiano Arduino e ad alcuni semplici tutorials su youtube ho istallato in casa un sensore di presenza collegato a dei attuatori elettro-meccanici.
Davanti a ogni finestra e alla porta ho piazzato delle pistole ad aria compressa, nel senso se qualcuno mi penetra senza aver inserito il codice sull'apposita pulsantiera nascosta vicino al campanello, gli attuatori accendono il meccanismo di sparo. Tutto molto semplice. Ho montato il modello più aggressivo che ho trovato che però non richiedeva il porto d'armi (per fortuna che c'e la moda del Softair). Dal metro scarso che sparano sono mortali solo nel 40% dei casi (dipende anche dall'altezza del ladro) ma ho letto su ìnterne che lavorando sulla camera di compressione e modificando i proiettili posso arrivare a un 75%, comunque con danni certi all'apparato muscolare per impedire fughe al ladro.
Da quando ho messo su il sistema vivo meglio, dormo più tranquillo e anche la mia pelle ha ritrovato una lucentezza che non ricordavo; certo devo star atento a ricordarmi il codice ogni volta che entro in casa mia, nel senso, ma è nulla a confronto del senso di sicurezza da bei vecchi tempi che mi ciàpa ogni notte che spengo la luce del comodino, in questa bella città sempre più in mano a questa feccia straniera di sbandati finti profughi veri criminali.
Nel senso, uno di meno se mi sveglia uno sparo, che non ce laveva mica ordinato il dottore di venire a mettere il naso in casa mia, nel senso. Quasi, mi dispiace solo che non sono stato io a premerlo, il grilletto.

mercoledì 1 marzo 2017

sonno chimico

Sto lavorando e casco dal sonno. Che faccio? Dormo, oppure prendo un caffè doppio?
Tralasciando che dormire in ufficio fuori dal Giappone è ancora mal visto e che a me il caffè non piace, questa situazione è esemplare di ogni situazione di desiderio, o di bisogno: soddisfacimento del d.(b.) oppure disinnesco. Dovremmo tenerne conto ogni volta che una simile situazione ci si para innanzi, ma non è sempre così. Al contrario, uno dei cardini della civiltà occidentale è proprio il mito dell' "uomo capace di soddisfare i suoi d.", il vincente che ottiene quel che vuole, colui che può e, potendo, fa.
Appena prima di cedere al sonno, mi chiedo: siccome non tutti i d. sono innocui quanto una bella pennica, quanto danno ha provocato alla società questa distorsione nella valutazione delle opzioni, questo automatismo del pensiero che porta a considerare un fallito chi, invece di adeguarsi all'imperativo dell'achievement come unico obiettivo da perseguire ad ogni costo, prova semplicemente a sedare il suo d., per via chimica o psicologica o altro?
Non far l'errore di credere che chi lavora per annullare un suo d. stia peggio, o lettore: se così fosse, semplicemente non l'avrebbe annullato del tutto, e sarebbe facile preda di grande frustrazione. Chi davvero non desidera qualcosa, per quella cosa non si strugge e non soffre. Vive sereno, e il mondo ha ben più bisogno di serenità che di competizione.

venerdì 17 febbraio 2017

scienza delle comunicazioni

A- Sai Margniffo, ieri ho conosciuto due gemelle, eterozigoti ma una più bella dell'altra...
A- Quindi erano una più brutta dell'altra.
A- Bè, sì, ma non è questo che intendevo...
A- Però è questo che hai comunicato.
A- Senti, non puoi sempre farmi fare la figura del fesso coi tuoi amici.
A- Ma quali amici. E poi posso eccome, quello immaginario sei tu, Artvro.

martedì 7 febbraio 2017

Strano destino

Strano destino quello dell'uomo* più vecchio del mondo. Muore di frequente, e il giorno dopo è ancora lì, con un altro nome ma le stesse rughe, a rispondere con pazienza alle solite domande sceme di chi lo intervista per chiedergli senza convinzione il segreto della sua longevità. L'uomo pvdm è un fossile ancor vivo per sbaglio, estremo superiore della gaussiana dei processi di decadimento fisiologico, monito per chiunque che l'impossibile non esiste, ma solo l'improbabile.
Se non è malato, è comunque un sano terminale: sa che ogni suo giorno potrebbe essere l'ultimo, ma forse non ci pensa. Ricorda cose che nessun altro ricorda, ma per crudele contrappeso non capisce quasi nulla del mondo che lo circonda ora, non ha gli strumenti per capirlo. Se ha dei nipoti, parlano un'altra lingua, che in comune con la sua ha giusto le formule per chiedere come sta, se gli fa male lì, ha fame, ha sonno, pipì pupù, bella giornata oggi, eh? Magari a lui piacerebbe parlare anche d'altro, ma

[1] L'uomo pvdm non incontrerà mai qualcuno di più anziano con cui confidarsi al riguardo

È solo: ultimo testimone del suo tempo, memoria storica del mondo e di sé stesso. È un superstite senza incidente, oppure l'incidente è il suo inescusabile eccesso di vita.

* spesso è una donna

domenica 5 febbraio 2017

Frivola riflessione sugli auguri in ritardo

Buon compleanno!
Auguroni di buon natale!
Buon san Valentino!

che cosa significano queste formule, a voler spignolare?
Mi auguro, ossia spero (pertanto ripongo una fiducia passiva, senza spingermi fino ad adoperarmi attivamente per: praticamente faccio il tifo) che tu passi una buona giornata nel giorno del compleanno/natale/onomastico.

Le speranze circa un evento si esprimono prima dell'evento, al massimo durante se esso non è istantaneo, certo non dopo (*).
Dopo che il milan ha vinto il derby, non faccio gli auguri per la partita a un interista, no?

Quindi pensateci, quando state per augurare a qualcuno buon compleanno il giorno dopo, o buon natale a Santo Stefano: fermatevi, quel che state per dire non ha senso: e mi auguro abbiate capito.

mercoledì 1 febbraio 2017

Date un bacio ai vostri bambini

Il prima è confuso in una nebbia, ora è la notte di Pasqua.
Mi vedo entrare in una chiesa gremita, sostare in una navata laterale. Tutti in piedi, il prete sta finendo la lettura del vangelo; poi introduce l'omelia, ma il tema evangelico è una falsa partenza; si asciuga il sudore, estrae dalla tonaca una maschera neutra, la indossa, poi enuncia senza nominarlo il teorema di Gödel, e si industria a darne a grandi linee la dimostrazione, scusandosi di non poter scendere nei dettagli essendo l'ambone ancora senza lavagna (l'abbiamo ordinata, dice).
Un fedele dà di gomito al vicino per bisbigliargli qualcosa sul possibile etimo di Gödel come derivante da God, il vicino non capisce ma il chierico, come in trance, a beneficio di tutta l'assemblea infila nella dimostrazione un inciso trasognato per dire che l'autore (sic) del teorema non era inglese ma austriaco e che per quanto "Gott" e "God" abbiano una comune derivazione dall'alto tedesco, l'ipotesi etimologica "god" (dio) se la gioca con "god" (buono). Il fedele annuisce, una mosca smette di volare, il rito irritualmente prosegue.
Ora la voce del prete mi suona familiare, ma non ricordo chi sia, o lo dimentico dopo averlo capito. Smanio per salutarlo, e finita la celebrazione lo avvicino. I nostri sguardi resistono a fatica dallo spezzarsi. Lui getta la maschera, che prende fuoco appena sfiora il suolo. Ci abbracciamo commossi dall'improvvisa agnizione, poi rompo io il silenzio, mentre un siamese gli salta in grembo:

- "Io" dico "dopo aver lasciato la Società sono tornato alla medicina. Ora sono specializzato in malattie rare ed obsolete, ho una moglie e due splendidi bambini... ma dimmi di te"

- "La Società mi lasciò prostrato oltre il concepibile: sono entrato in seminario per disperazione, ma ne sono uscito rinato, ora sono Pastore Diocesano della Catechesi Giovanile. Ho tutti i bambini che voglio..."

Il gatto canticchia i Sigur Rós.

- "Quanto ti deve costare, non volerne."

- "Tanto, fratello. Tanto."

sabato 19 novembre 2016

di una cosa che non era quel che pareva a prima vista

Quel ragazzino con lo zaino, al quale devono ben esser fischiate le orecchie quando alla vista del retro di lui, arrancante lento avanti a me su una magra strada per biciclette che occupava quasi per intero, chino il capo e assente la destra dal manubrio a reggere il telefonetto col quale stava certamente gaudendosi gli occhi e la mente, mollemente astratto dalla realtà grigia di carrozzerie e marmitte a lato della quale pure pedalava, e incurante tanto più dei ciclisti incombenti alle sue terga ai quali impediva il passaggio, portatori sani di fretta lavorativamente indotta, che per quanto rappresentati da me solo avrebbero, a leggere in filigrana gli insultarelli che mentalmente gli riservavo, meritato certo più rispetto da parte sua sotto forma di facilitazione al sorpasso ovvero mantenimento di una velocità capitalisticamente accettabile, quel ragazzino dicevo, alla prova dei fatti riservatami dalla manovra di superamento resa precaria dalla carenza di centimetri laterali entro la quale poterla eseguire ma tuttavia infine eseguita, insomma il ragazzino, di tra le lamiere e i gas di scarico, ecco, lui stava suonando un'armonica a bocca, beato.

lunedì 22 dicembre 2014

dialoghetto notturno sui massimi sistemi degli auguri di compleanno ai tempi del facebook

A- Oh ma che stronzo è il margniffo, che gli ho fatto gli auguri e manco un like s'è scomodato a cliccare

B- Dai, anch'io uguale! e aspetta, perché al mio compleanno l'ho incontrato in piazza e lui lo sapeva che giorno era, e nemmeno un Auguri smozzicato mi sono sentita

A- Bella merda da vero

B- Mh

X- Oh ma non avete capito, lui è fatto così...

A- Ok, e allora cosa gli costava mettere un like? Spende mica soldi

X- Guarda, se lo conosco un po' il suo problema non sarebbe metterne uno, o rispondere ringraziando cortesemente ad una o due persone. Il suo disagio nasce quando l'atto diventa massa molteplice indistinta di atti... io lo so che cliccare settcentcinquant volte lo stesso pulsante gli sembrerebbe un'azione meccanica, e in quanto tale se non insincera quantomeno svilita nel suo valore di riconoscimento del messaggio che ogni mittente ha ritenuto in coscienza di scrivergli. Capite?

A- Cioè si stufa?

X- No. Cioè, non è quello. Penso che lui senta la difficoltà di rispondere personal(izzata)mente a tutti quelli che gli hanno scritto, per mancanza di sinonimi e di argomenti. Che cosa puoi rispondere a cento persone che ti fanno gli auguri? La risposta giusta sarebbe la stessa per tutti, ma a lui non piace ripetersi, e allora si chiude nella sua apparente assenza di reazione. Ma sotto sotto gli fa piacere che tutta quella gente gli abbia scritto, sient' a'mme. Gente che non si aspettava, gente sul cui radar lui non pensava nemmeno di essere presente, e invece eccola lì che si scomoda per lui, per dargli un segnale, ed un segnale positivo per giunta

B- Ma meno seghe?

X- Questo a lui devi dirlo, non a me

A- Vabbè oh, però un po' stronzo comunque lo è

X- Ma se ti ho appena spiegato... bè, in fin dei conti però sì

B- Bella fra'. Shottino?

mercoledì 14 maggio 2014

Gedankenexperiment

per economisti, giurisperiti, teologi e biblisti, e semplici passanti: se io fossi provvisto di sufficienti fondi e regalassi a chiunque una cifra pari ad una frazione x del suo patrimonio, provocherei indirettamente un'inflazione istantanea pari a x, ma il potere d'acquisto non sarebbe intaccato, e in sostanza non cambierebbe nulla.
Ora, se invece di fare questo regalo a chiunque lo facessi a chiunque tranne uno, è possibile che nei suoi confronti io abbia violato il settimo comandamento ("non rubare")? eh? eh?

Postilla
l'esperimento non è così lontano dalla realtà: ogni volta che 3 persone di stretta osservanza cristiana naufragano su un'isola deserta, le condizioni essenziali sono riprodotte, ma su una scala tale per cui regalare qualcosa a "chiunque meno uno" diventa alla portata anche del più pigro raccoglitore di conchiglie; insomma se vi capita usate cautela, specie in vista dei compleanni, e in caso non dimenticate di porger l'altra guancia.

giovedì 27 ottobre 2011

O Sole mio

Lampione del mondo

mercoledì 26 ottobre 2011

martedì 25 gennaio 2011

A.A.And the way she looked was way beyond compare

Magno magnete dell'attraenza,
audace lezionario di bellezza,
rara face di venustà,
gaudio d'ùbere leggiadrìa,
hapax dell'avvenenza,
epitome della femminilità,
rapitrice di timidi sguardi,
indice e pandetta di virtù,
trionfo d'opima grazia,
asìntoto della pulcritudine,

CERCASI.

domenica 16 gennaio 2011

giovedì 18 novembre 2010

Un uomo e una donna? Dove? Certo non qui

la parola all'articolo 29:

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

mercoledì 20 ottobre 2010

The importance of contestualizzare

Omaggio a monsignor Fisichella
Vacca dì



Cow day

martedì 12 ottobre 2010

Conversioni famose

omaggio a McSweeney



L'Innominato
Cassius Clay
Magdi Allam
Gradi verso Radianti

martedì 28 settembre 2010

se voi foste il giudice

Il morale incontrò la morale.
Troppo alto lui, o troppo in basso lei:
nulla accadde.

lunedì 9 agosto 2010

Gradi di verità
(tragedia sul novissimo metodo d'indagine della natura detto: scientifico)

Prologo
A - È così, sta scritto su wikipedìa!

Azione
B - Ti sbagli, io l'ho letto su Focus.

Epilogo con A apocalittico
A - Allora hai ragione tu. Wikipedìa è inaffidabile.

Epilogo con A integrato
A - Allora hai ragione tu. Vado a correggere wikipedìa.

giovedì 24 giugno 2010

mercoledì 12 maggio 2010

mercoledì 31 marzo 2010

Good times, bad times
libera traduzione ritmica dal Led Zeppelin
dovrebbe potersi cantare sopra l'originale

Nei miei dì di gioventù
mi fu detto che vuol dir essere un uomo,
ora che lo sono
provo a fare del mio meglio in ogni cosa.
ma per quanto io provi,
trovo sempre il modo di far dei casini.

{Ritornello}
Alti, bassi
ne ho avuti in quantità;
quando lei se ne andò
con un altro, bè,
disilluso io ero già.

A sedici anni m'innamorai
della donna più dolce che c'è,
ma due giorni le bastaron perché
lei si stufasse di me.
Lei giurava "sarò per sempre tua,
t'amerò per sempre, lo sai",
ma quando io le sussurrai
era già perduta, ormai.

{Ritornello}

{Ritornello}

Solitudine, vattene via,
quanto tornerei alla casa mia.
Me ne sbatto dei pettegoli,
ti amerò ogni giorno di più.
Senti qui la mia tachicardìa.
mai più niente ci allontanerà.

martedì 23 marzo 2010

Domande che non ha senso formulare in un'email

A che cosa serve la funzione toziente?
Che cos'è l'eterogenesi dei fini?
Chi e perché trasmette le numbers station?
Che cosa significa PEBKAC?
Quando avvenne la seconda rotazione germanica?
Quanto costa la costante di Planck?
Chi è l'omino bufo?
Che cos'è un nerd?

sabato 13 febbraio 2010

Il mio sorite





Quanto è grande una stragrande maggioranza?

venerdì 11 dicembre 2009

Per voi era palese, ma egli non ci s'era mai soffermato

Il motivo, quella cosa che spinge le persone a far le cose, deriva da motivus, motus, movère.

Perché, giustamente, il motivo muove le suddette persone; analogamente, l'offerta votiva è l'offerta che si vuole funga da vóto, e la persona emotiva è quella che si emuove facilmente (o si emoziona? Alla luce di ciò, verbificare emozione in emozionare suona male quanto l'ingenuo neologista che cerca di promozionare qualcosa che dovrebbe solo promuovere. Come ad un matrimonio nessuno si commoziona, ma al limite, più rispettosamente per l'italiano e per i nubendi, si commuove).

Anche il movente muove le persone, ma la Giustizia se l'è fatto prestare e non l'ha più restituito: a differenza della Musica, che il motivo pure lo usa per far salire le scale alle canzonette, ma ogni volta poi lo ripone al su' posto.

martedì 1 dicembre 2009

Il circo senza animali di Edgar Rubin

Stamattina, la gabbia delle tigri ospitava una nuova arrivata da ammaestrare, da me acquistata a poco prezzo da un arricchito eccentrico che se ne era detto: "annoiato". Come di prammatica, stavo per far lavorare il frustino, quando venni assalito - verbalmente - dalla succitata:
Rattieni lo scudiscio, novello mio domatore, e ascolta: a che scopo vai a usar violenza su di me, che mai dolore ti ho procurato? Grande è la forza di cui dispongo, e affilati i miei denti, con cui potrei ridurti in brani, solo che fosse la mia volontà: ma nel mio cuore non alberga nequizia, bensì purezza e innocenza; come avrai inoltre notato, dispongo di un discreto intelletto, del quale non voglio far spreco. Solo la mia nascita mi ingabbia in un destino di tigre: il tuo destino, diversamente, è alla mercè del tuo arbitrio, al quale mi vo pertanto ad appellare, nella speranza di non dover ricorrere alle mie più naturali ferine doti, circostanza che nocerebbe al tuo fisico non meno che alla mia coscienza. Vorrai dunque, nei tempi e nei modi che riterrò opportuni, rivedere i tuoi propositi su me, le mie compagne, e il genere animale tutto, cogliendo così pure l'occasione per redimerti delle sofferenze che la tua professione ci ha storicamente causato?

Stordito, ristetti: più ancora che per il giusto stupore di sentirmi apostrofare così dignitosamente da un felino, fui turbato dalle sue parole; e davvero non seppi che cosa rispondere alla mia fiera domanda.

domenica 22 novembre 2009

Questione di tatto

Quante regole io volli infrangere,
altrettante ho infranto.
Quante lacrime dovetti piangere,
pur riluttante ho pianto.
Quante volte ti desiderai tangere,
ma non t'ho mai proprio
davvero
tanto.3

venerdì 20 novembre 2009

Prepara il plutonio, Marty! Ci aspetta una capatina nel 1994... o 1993?

"Nel 1994, durante una vacanza a Tahiti, lesse un romanzo di Sidney Sheldon e si rese conto di poter fare di meglio."




"En outre, en 1994, alors que Dan Brown est en vacances à Tahiti, il lit un roman de Sidney Sheldon intitulé The Doomsday Conspiracy, et décida qu'il pourrait faire mieux"




"While on holiday in Tahiti in 1993, Brown read Sidney Sheldon's novel The Doomsday Conspiracy, and was inspired to become a writer of thrillers."

venerdì 30 ottobre 2009

Il test del Vero Marinaio: quanti nodi conosci?

tributo al proliferare di metafore pigre

Conta i nodi che conosci per ogni categoria, poi capovolgi la pagina e leggi a che genere di Vero Marinaio corrispondi!

Nodi politici
Il nodo delle 35 ore
Il nodo della ratifica del Trattato di Lisbona
Il nodo del conflitto d'interessi
Il nodo delle funzioni nella riforma del bicameralismo italiano
Il nodo dei radicali
Il nodo della legge elettorale
Il nodo delle competenze sul piano casa
Il nodo delle funzioni amministrative
Il nodo delle candidature in Regione Lazio
Il nodo della governance e della manutenzione della città
Il nodo della giurisdizione
Il nodo delle candidature per le europee
Il nodo del sistema politico
Il nodo delle riforme
Il nodo della conquista del potere
Il nodo delle alleanze
Il nodo del decentramento delle competenze
Il nodo del PD
Il nodo del gas europeo
Il nodo del Kosovo
Il nodo delle province
Il nodo del Genova Terminal
Il nodo della società Napoli Servizi
Il nodo del Nagorno-Karabakh
Il nodo delle deroghe
Il nodo dei Territori
Il nodo del sistema sanitario americano
Il nodo delle regole congressuali
Il nodo delle colonie
Il nodo dei signori della terra

Nodi economici
Il nodo dei professori aggregati
Il nodo dei finanziamenti
Il nodo delle tangenti
Il nodo dei prezzi
Il nodo della competitività
Il nodo delle tasse
Il nodo della nazionalizzazione
Il nodo del bond
Il nodo delle case signorili
Il nodo dei contratti
Il nodo dei contratti take or pay
Il nodo dei rinnovi contrattuali
Il nodo della privatizzazione
Il nodo dei «cashes»
Il nodo dei revisori
Il nodo del cachet
Il nodo dei tagli
Il nodo dei fondi per lo sviluppo
Il nodo delle quote
Il nodo delle azioni bancarie
Il nodo del cambio dollaro-yuan
Il nodo delle sanzioni
Il nodo della perizia sul valore immobiliare
Il nodo dei vertici Generali all'esame del patto di Mediobanca
Il nodo delle competenze in materia di finanza pubblica nel disegno di legge costituzionale di riforma dell'ordinamento repubblicano
Il nodo della sostenibilità in agricoltura
Il nodo delle pensioni
Il nodo della bassa crescita e della pressione fiscale
Il nodo dei vecchi fabbricati
Il nodo del lavoro pubblico
Il nodo delle bonifiche
Il nodo dei Benetton
Il nodo dei controlli
Il nodo dei titoli di conduzione
Il nodo del ripristino della mensilità
Il nodo delle comproprietà
Il nodo dei piloti

Nodi sociali
Il nodo delle carceri
Il nodo dei cattolici
Il nodo del telecomando
Il nodo della parità
Il nodo dei rapporti ecumenici
Il nodo dei centri di aggregazione giovanile
Il nodo dei rapporti individuo-società
Il nodo dei Centri di Permanenza Temporanea
Il nodo dei tossici in carcere
Il nodo del Nord Italia
Il nodo della lingua e il verbo d'amore
Il nodo della formazione
Il nodo delle staminali
Il nodo della datazione della Bibbia di san Bonaventura
Il nodo delle lingue straniere
Il nodo delle nuove lauree
Il nodo del traffico
Il nodo della scuola privata in Italia
Il nodo del medico 'di base'

Meta Nodi
Il nodo del problema
Il nodo dei nodi



¡ɐìʌʌo 'ossǝʇs oן oʌɐɹq :ıpou ɐʇǝɯ ıp ɐzuɐɹoıƃƃɐW
¡ǝןɐıɔos oıɐuıɹɐW oɹǝΛ un ıǝs :ıןɐıɔos ıpou ıp ɐzuɐɹoıƃƃɐW
¡oɔıɯouoɔǝ oıɐuıɹɐW oɹǝΛ un ıǝs :ıɔıɯouoɔǝ ıpou ıp ɐzuɐɹoıƃƃɐW
¡oɔıʇıןod oıɐuıɹɐW oɹǝΛ un ıǝs :ıɔıʇıןod ıpou ıp ɐzuɐɹoıƃƃɐW

mercoledì 28 ottobre 2009

Up on Cripple Creek - tentata traduzione dalla Band



Quando lascerò questi monti
sai dove voglio andare?
Scenderò lungo il fiume Mississippi
fino al golfo del Messico

A Lake Charles, in Louisiana
dalla piccola Bessie, una ragazza che conobbi
e che mi disse di andare a trovarla
nel caso ne avessi bisogno.

{Ritornello}
Lei mi manda su a Cripple Creek
Se faccio un danno lei me lo ripara
Non ho bisogno di parlare, perché lei mi difende
Un hatiora salicornioides, se ne ho mai visto uno

La buona sorte mi aveva appena arriso
alla corsa a cui avevo assistito
Lei scommise su un cavallo vincente
io su un altro, piazzato

Le probabilità erano dalla mia,
il mio era dato cinque a uno
quando quel ronzino completò la pista,
chiaro che avesse vinto

{Ritornello}
ritirai la mia vincita
e ne diedi metà alla mia piccola Bessie
Lei mi strappò tutto e me lo gettò in faccia
Tanto per ridere

Ora, c'è una cosa nell'intero vasto globo
che vorrei davvero vedere
È quando il mio piccolo amore
intingerà la sua ciambella nel mio thè

{Ritornello}
Io e la mia compagna eravamo tornati alla tana
la radio trasmetteva Spike Jones
lei disse "Come canta non lo reggo
ma mi garberebbe sentirlo parlare"

Questo bastò a farmi sprofondare il cuore
fino ai piedi
e giurai, mentre prendevo un altro goccetto,
che la mia Bessie non la batte nessuno

{Ritornello}
Lo, lo, oo hoo...

In California c'è un alluvione,
su al nord c'è un freddo che si gela
e questa vita randagia
mi sta andando un po' a noia

Quindi credo che chiamerò la mia mamy
dicendole che ricapiterò da quelle parti
Ma, sotto sotto, sono tentato
di tornare di nuovo dalla mia Bessie

{Ritornello}
Lo, lo, oo hoo..


When I get off of this mountain
You know where I want to go
Straight down the Mississippi river
To the Gulf of Mexico

To Lake Charles, Louisiana
Little Bessie, girl that I once knew
And she told me just to come on by
If there's anything she could do

{Refrain}
Up on Cripple Creek she sends me
If I spring a leak she mends me
I don't have to speak she defends me
A drunkard's dream if I ever did see one


Good luck had just stung me
To the race track I did go
She bet on one horse to win
And I bet on another to show

Odds were in my favor
I had him five to one
When that nag to win came around the track
Sure enough he had won


{Refrain}
I took up all of my winnings
And I gave my little Bessie half
And she tore it up and blew it in my face
Just for a laugh

Now there's one thing in the whole wide world
I sure would like to see
That's when that little love of mine
Dips her doughnut in my tea

{Refrain}
Now me and my mate were back at the shack
We had Spike Jones on the box
She said, "I can't take the way he sings
But I love to hear him talk"

Now that just gave my heart a fall
To the bottom of my feet
And I swore as I took another pour
My Bessie can't be beat

{Refrain}
Lo, lo, oo hoo...

Now, there's a flood out in California
And up north it's freezing cold
And this living off the road
Is getting pretty old

So I guess I'll call up my big mama
Tell her I'll be rolling in
But you know, deep down, I'm kinda tempted
To go and see my Bessie again

{Refrain}
Lo, lo, oo hoo..

venerdì 9 ottobre 2009

Quante, tra le seguenti risposte a questa domanda, sono sbagliate?


  1. Una
  2. Due
  3. Quattro
  4. Quattro
  5. Non è possibile rispondere



Argomentare

sabato 5 settembre 2009

Tòpoi dell'ironia che, resi vieti dall'abuso, non muovono più alcuno al cachinno (con esempi)

Cfr. Luoghi comuni dell'umorismo.

  • Manifestazione di stupore per l'affermazione o il sottintendimento di capacità cognitive
    - ..pertanto, dopo quell'episodio, penso che sia opportuno...
    - No! Mi stupisci ancora, davvero tu... pensi!

  • Pretensione di liberalità e tolleranza alla poligamia subordinata all'apprendimento dell'esistenza di vincoli relazionali gravanti su una persona, per la quale si è manifestato interesse, che ne impediscono de facto l'approccio assoggettante (da suggerimento nei commenti)
    - Però, niente male quella fringuella, nè? Quasi quasi...
    - Amico mio, miglior ufficio ti sarà rieducare l'orizzonte delle mire tue, ché da molte stagioni già ella è in amoroso pegno con il reso che l'affianca, né tampoco dà mostra di soffrirne.
    - Oh, ma io son mica geloso!

  • Ascrizione artata dell'enunciazione di concetti presunti ardui o bizzarri all'assunzione di sostanze psicotrope (con strizzata d'occhio duepuntozzeristica e tranchant)
    - ...dopo quella sfacchinata invereconda aulivo come un vèrro trasudando da ogni meato, quando...
    - il tuo spaccino deve avere roba buona, ce l'ha uozzapp?

  • Equivocazione capziosa tra innocui annunci informativi ed avvertimenti intimidatòri
    - "allora, se mi libero presto poi stasera vi raggiungo, nè?"
    - "e questa cos'è, una minaccia?"

  • Evocazione (peraltro botanicamente erronea *) di balle di fieno al verificarsi di situazioni che causino imbarazzo agli astanti.
    - (esempio n.p.)



* Sì, erronea. Si pensi soltanto al vento necessario a spostare una rotoballa di fieno, che può avere un peso che supera i... bè, non lo so. Non sono un contadino, non abito nemmeno in campagna, ma lo so. È sicuramente pesante. Se ti casca addosso ci puoi anche restare. Lhollettosuphocus

domenica 30 agosto 2009

Quesito di maturità scientifica oppure comma 6, articolo 224 del Regolamento Attuativo del Nuovo Codice della Strada (DPR 495/1992) con aggiornamenti?

Il dispositivo catadiottrico posteriore a luce riflessa rossa deve essere montato su idoneo supporto con l'asse di riferimento orizzontale e parallelo al piano verticale longitudinale di simmetria del veicolo. Non deve esservi ostacolo alla propagazione della luce tra il dispositivo e l'occhio dell'osservatore situato nello spazio comune a due diedri ortogonali i cui spigoli, uno orizzontale e l'altro verticale, passano per il centro della superficie riflettente con angoli rispettivamente di ±45 gradi e di ±15 gradi. Il dispositivo deve essere posto [sul parafango posteriore,] ad una altezza non superiore a 90 cm da terra misurata tra il bordo superiore del dispositivo ed il terreno, e deve essere di forma tale che possa essere inscritto in un rettangolo con lati le cui lunghezze siano in rapporto non superiore a due. Il dispositivo può essere abbinato alla luce di posizione posteriore, purché le superfici luminose dei due dispositivi restino separate.


Il candidato, valutata la fattibilità dell'enunciato, ne proponga una possibile soluzione numerica. La commissione riserverà un bonus per eventuali formulazioni comprensibili equivalenti

sabato 29 agosto 2009

This time tomorrow (libera traduzione dai Kinks)

Dove saremo domani a quest'ora?
Solcheremo un mare vuoto su una nave spaziale.
Che cosa sapremo domani a quest'ora?
Staremo ancora guardando un filmetto sul televisore dell'aeroplano?
Mi lascerò dietro il sole, e guarderò le nuvole sfiorarmi mestamente.
Vedo il mondo sette miglia sotto di me, e non è poi così grande.
Che cosa vedremo domani a quest'ora?
Distese di case, una sequenza infinita di strade affollate.
Non so dove sto andando, non voglio vedere
Sento il mondo che mi osserva da sotto.
Lascio indietro il sole, e guardo le nuvole sfiorarmi mestamente.
Sono in perenne movimento, e del mondo laggiù non mi cale granché.
Dove saremo domani a quest'ora?
Solcheremo un mare vuoto su una nave spaziale.
Domani a quest'ora, domani a quest'ora.

sabato 22 agosto 2009

Fantascienza di risulta o commenti ad uno script noioso?

...ancora niente. non riuscivamo a capire perchè, senza alcun preavviso, il generatore mesonico avesse smesso di ionizzare i flussi. ciònondimeno, dovevamo agire in fretta.
[...]
le nostre probabilità di salvezza erano tutte legate alla missione di jonathan. qualora lo scudo a cluster non fosse rientrato in attività entro l'istante stipulato, le nostre vite non sarebbero valse più di uno scellino di gloxnor, e avremmo potuto tranquillamente prenotare un posto sul pianeta del buon ritiro.



urania mondadori, Cinedologia Cisgalattica di Lenon E. St.John




...nothing yet, since we regained our full awareness. We couldn't find a reason why, with no warning whatsoever, the mesonic generator had stopped ionizing fluxes. Nevertheless, we had to recover steady and quick.
[...]
our chances were tightly bound to jonathan's mission. would the clustered shield not be back in operation before the time we hardly found an agreement on, the rusty Gloxnor penny I always carry in my pocket was going to be worth more than our very lives, and we shall better book a cryogenic room in some cheap motel on the "planet of buen retiro". The outcome was all but settled, when something weird disturbingly nigh to us seemed to happen...

martedì 23 giugno 2009

Luoghi comuni dell'umorismo che, in virtù della loro immeritata diffusione, non fanno più ridere (con esempi)

Rediretto da: Battute a risposta obbligata, sottosezione di Ridere per niente.


  • Sovrastima delle capacità dei più avanzati gingilli tecnologici
    - "e insomma senti qua, il mio iphone 6S ha un'app che traccia tutti i miei spostamenti e mi dice quanta strada percorro ogni giorno, quante calorie ho consumato, quanti giorni di vita ho guadagnato nel produrmi in questo sforzo invece che rimanere davanti a un computer, poi posta tutto su 6 sòscial netuorcs a mia scelta così i miei 729 amici..."
    - "interessante. e il decaffeinato liscio, lo fa?"

  • Attribuzione di facoltà proprie e caratterizzanti degli esseri viventi a cibi, generalmente confezionati, che, per ragioni estetiche, discordano con la propria concezione di "cibo sano"
    - "Assaggia questa mozzarella, ti sembra scaduta?"
    - "Non lo so, ma c'ha un'aria che se non stai attenta prende la forchetta e ti mangia lei!"

  • Imputazione delle condizioni attuali di una persona (che si sottintendono,con ulteriore ingiustificata ironia, in qualche modo negative) ad un qualsiasi trauma subìto in passato
    - "...anch'io, che brutta cosa, pensa che da bimbo rimasi chiuso in ascensore quasi cinque minuti..."
    - "Questo spiega molte cose di te!"

  • Emissione di formule apotropaiche alla notizia che un conoscente sta per conseguire la licenza di guida
    - "Sai, Giulietto sta studiando per la patente..."
    - "Un altro pericolo sulle strade, chiudiamoci in casa!"

  • Estimazione della quantità di cellule cerebrali di una persona, generalmente per difetto
    - "Non è colpa sua, ma ha meno neuroni che capelli, ed essendo quasi calvo l'è una brutta dote da portare in giro..."

  • variante in cui si ipotizza una cavità nella volta cranica dell'interlocutore, ove alloggerebbe un roditore in luogo dell'ospite abituale
    - "Mi credi stupido?"
    - "Come? Non ho capito, c'è un tale rumore di criceti nella ruota..."

lunedì 15 giugno 2009

Maestro d'assillo

Nulla gli era inibito, e nulla negato. Fin dall'infanzia, era prassi che ogni capriccio del bimbo fosse legge per il padre quanto per la madre. Per i suoi otto anni, il loro divorzio gli regalò una precoce ma sterile maturità, che non fece che fomentare in lui ulteriori pretese, mai frustrate da un loro sano rifiuto. Gli oggetti di tali pretese erano tanti e varî, e l'accondiscendenza genitoriale così supinamente prona, che un istinto pettegolo li potrebbe voler divulgare. Ciò potrebbe financo fungere da insegnamento per chi ci segue, nella misura in cui si trovasse a vivere una simile situazione; ma per l'immeritato rispetto che pur devo agli attori della vicenda, qui quel che ottenne l'ometto ottenne l'ometto.

domenica 14 giugno 2009

boredom is the new self-esteem

Nessuno è come me,
non piaccio a nessuno.


Noone likes me,
noone's like me.

giovedì 14 maggio 2009

FAQ

- Che ore sono?

- Ti sei tagliato i capelli?

- Davvero?

- Pronto?

- Chi è stato?

- Perché?

- Scherzi?

- Have you seen your mother, baby, standing in the shadows?

mercoledì 8 aprile 2009

martedì 3 marzo 2009

La solitudine dei maratoneti primi

Gli Oscar, i libri-transistor che fanno biblioteca, presentano settimanalmente i capolavori della letteratura e le storie più avvincenti in edizione integrale super economica per il tempo libero. Gli Oscar sono i libri 1965 per gli italiani che lavorano: per gli operai, per i tecnici, per gli impiegati, per i funzionari, per i dirigenti, per i professionisti, per gli studenti, per la famiglia, per tutti i membri attivi e informati della società. A casa, in tram, in autobus, in filobus, in metropolitana, in automobile, in taxi, in treno, in barca, in motoscafo, in transatlantico, in jet, in fabbrica, in ufficio, al bar, nei viaggi di lavoro, nei week-end, in crociera, Gli Oscar saranno sempre nella vostra tasca, sempre a portata di mano. Con Gli Oscar, una casa editrice tradizionalmente all'avanguardia ha ideato e creato il libro settimanale di altissimo livello per un pubblico in movimento. Gli Oscar sono gli oscar dei libri: si rinnovano ogni settimana, durano tutta la vita.

domenica 8 febbraio 2009

conversazione telefonica (resa possibile da m.c.)

- Buongiorno, chiamo per conto della megasystem di sommacampagna. Conosce per caso qualcuno in cerca di un lavoro?
- No. Perdoni la maniera brusca, ma le circostanze mi impediscono maggior facondia: sto partorendo il mio primogenito, ed il travaglio è causa da parte mia di qualche patimento.
- Oh, condoglianze vivissime! [Clic]

giovedì 5 febbraio 2009

Chi si contenta Gödel

Q. - Par che sia stato rivisto in paese quell'uomo, distintosi in guerra per la sua codardìa, chiamato all'armi prima che potesse terminare le decorazioni per il riparo delle mie pecore.

W. - Ch'è, torna lo vile
che t'orna l'ovile ?

Q. - Ecco.

martedì 16 dicembre 2008

"Questo l'ho scritto io!"

La disputa tra noi proseguiva da tempo, senza mai approdare a nulla; i miei argomenti erano vani di fronte alla sua proterva sicumera. Egli non era cattivo; soltanto un po' più testardo di quanto il comune decoro vorrebbe concedere ai deboli d'intelletto suoi pari. Pure, ero convinto che gran parte della sua ostinazione fosse dovuta ad un'errata comprensione dei termini fondanti la questione. In un testo che dava nuovo vigore alle mie tesi, inaspettatamente trovai lo strumento per chiudere la partita. Le sue capacità di comprensione sarebbero state messe alla prova, ma ero fiducioso che la verità fosse alla sua portata. Sulle prime stentava a ritrattare. Poi, con l'avanzare del segnalibro, si ammorbidì, pur negandosi ad un'aperta ammissione. Sul finire del volume, la sete di ragione fece vacillare l'orgoglio di cui si era finora imbevuto. Il mio successo era nell'aria, ma rimase in potenza fino a che egli non affrontò l'ultimo, cruciale capitolo. Capìtolo, capitolò.

domenica 30 novembre 2008

Contro i culti neopagani

Venerare il sole non giova a Nettuno.

venerdì 28 novembre 2008

Canzuncielle per se cadessi in coma

My stair-cupboard at 3 a.m. (Bread, Love and Dreams)
London Blues (a.k.a. Back in the city) (Chris Thompson)
My poor generation (All saved freak band)
Time of no reply (Nick Drake)
Pretty ballerina (Left Banke)
Beach baby (First Class)
God only knows (Beach Boys)
Long, long, long (the Beatles)
Wild horses (Rolling Stones)
Mean Man (Betty Harris)
We shall not be moved (Mavis Staples)

Se non sortissero effetto, le meno allegre possono essere riciclate con profitto per il mio funerale.




Should I ever be in a coma, I'd like to have these played over and over for me:

Time's the thief (Bread, Love and Dreams)
The river song (Chris Thompson)
Taurus (Spirit)
Way to blue (Nick Drake)
Up on cripple creek (The Band)
Man of the world (Fleetwood Mac)
Georgia on my mind (Ray Charles)
Here comes the sun (the Beatles)
The lantern (Rolling Stones)
There's a break in the road (Betty Harris)
This time tomorrow (The Kinks)

If no effect takes place, the less happy ones might be recycled for my own funeral.

lunedì 24 novembre 2008

parole

Pensavo che manutenzionare fosse difficile da peggiorare. Oggi ho sentito manutentato e manutentare. C'è un senso: non sempre la manutenzione va a buon fine, ci si prova; si fa un manutentativo, e si spera in bene.
Bah.



Aggiornamento
Facciamo un po' di servizio pubblico, giacché sembra che google mandi qui gli indecisi: si dice manutenere, si pronuncia μανυτενηρε. Io manutengo, tu manutieni, io ho manutenuto. Il manutengolo è un'altra cosa, parola di Tullio De Mauro.

venerdì 3 ottobre 2008

. . .

Porco mondo




Clean hog

giovedì 25 settembre 2008

Una storia disonesta

Dopo una vita di secellerata dissolutezza,
un tumuluto di resipiscenza lo coglie:
epentesi.

mercoledì 24 settembre 2008

Promemoria sull'italiano ricercato

Esculente è una cosa che si mangia
Erubescente è un viso che arrossisce
Lupanare sembra un verbo ma è un casino
Locupleta ciò che ti arricchisce
Tantosto viene un po' prima di dopo
Illecebra è l'atto di chi ti blandisce
Diploglotta è chi ha la lingua biforcuta
Solecista è chi sbalia a parolare
troja vacca, soffro di Coprolalia
come mai? lo dirà l'Eziologia
"copro-che? certo che no..." è la mia Palinodìa
e il Sicofante non è figlio di maria

martedì 23 settembre 2008

Indovinello

D'ali, l'ammetto, proprio non fan uso;
pur volano,e da lì l'aria per trastullo
con chiome caudali lambiscon con garrulità.
Dabbasso li comanda l'ilare fanciullo.
Se li vuoi veder, leva il volto in suso
                                     e guardali là.



Dalì l'avrebbe, forse, apprezzato.

lunedì 15 settembre 2008

Trasalire e trascendere, è tutto un traffìco (d'organi).

La notizia è trapelata
che l'azienda è al tracollo,
di debiti trabocca.
Gli amministratori tramano:
se il participio è tradente,
l'investitore è tradito.

giovedì 4 settembre 2008

Brutta musa

Oggi
ho voglia solo
di guardare
le figure.


Hast thou
ever noticed
how
breaking lines
randomly
so closely
resembles
free-form poetry ?

martedì 22 luglio 2008

bhaiku

Stantuffo al cuore.
Velociped'estat'è
lieto sudore.

venerdì 4 luglio 2008

Dove sfamare stomaco e spirito

Ristorante
al Crist'Orante

Piatto del giorno: fritto mistico

martedì 1 luglio 2008

Note sul disappunto causato dalle caratteristiche del ritratto fattomi dal più famoso illustratore della Divina Commedia

Dorè mi fa sol la silhouette

esercizio di stile

Abbacinato dal tuo bacino,
mi ti accascio sulle cosce.
Languo per la tua lingua,
ebbro delle tue labbra.
Vorrei
palparti
le palpebre.

martedì 5 febbraio 2008

sciarada pugnace (with a little help from a friend)

In timide liriche, o dio
intimi deliri che odio.

giovedì 20 dicembre 2007

brutti incontri

Peggio un cane allupato od un lupo accanito?

lunedì 10 dicembre 2007

haiku. siccome immobile.

L'ottobre, veemente
lottò brevemente
ma vinse novembre

giovedì 13 settembre 2007

Epytapphio

E' stato, questo diario, un compagno fedele; talvolta, per il tramite dei suoi lettori, persino utile. Giunto è tuttavia il momento di cambiare rotta, senza risentimenti per un'esperienza che m'ha fatto comunque crescere, e che m'auguro abbia portato qualcosa di buono anche a chi n'è stato solo spettatore.
Un sorriso potrà forse rendere meno definitivo questo addio.

Per i curiosi dei casi di costui

Non è mai stato all'ikea
Sa di aver troppi princìpi, pochi mezzi, e nessun fine. Ha sempre la risposta pronta (in una settimana, massimo dieci giorni). Non farebbe del male a una mosca, ma nemmeno del bene: s'arrangi. Ha un'ottima salute, ma non ne gode. In genere generoso, è ragionevole ma pure cagionevole: quando non è ammalato, è ammaliato, e si è infatuato da infartuato. Da altri definito: insostenibile, pigerrimo, hopeless wannabe, pesante anche senz'adipe; ci tiene a far sapere che in realtà d'egli si può dir tutto, ma che sia basso proprio no.